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Screening Off: al TTFF il cinema incontra la fotografia

Screening Off: al TTFF il cinema incontra la fotografia

Anche quest’anno il programma del Terra di Tutti Film Festival prevede diversi Screening Off, imperdibili soprattutto per gli appassionati di fotografia. In tre diverse sessioni durante le giornate del festival infatti, saranno dedicati importanti momenti a reportage fotografici proiettati sul grande schermo, mettendo in dialogo cinema e fotografia. 

Già nelle scorse edizioni era emersa l’importanza che può assumere il linguaggio fotografico nel comunicare tematiche come i diritti umani, i fenomeni migratori, la giustizia climatica e la parità di genere. 

Ad esempio, per la sedicesima edizione del Festival Renata Ferri, Caporedattrice Photo Editor di IO Donna e Corriere della Sera, ha curato la mostra “Così lontane così vicine”, una rilettura di genere dei reportage fotografici di WeWorld in mostra al DamsLab di Bologna. 

Durante la quindicesima edizione è stato proiettato il reportage “The Ameriguns”, di Gabriele Galimebrti, una ricerca fotografica sul rapporto degli statunitensi con le armi, che ha meritato il premio della categoria “Portrait Stories” del World Press Photo nel 2021. 

Quest’anno, per la diciassettesima edizione del Festival, torna Alessandro Cinque, tra i vincitori del World Press Photo 2023, con il reportage “Il prezzo della terra”.

Oltre a Cinque, nelle tre sessioni di Screening Off del TTFF 2023 parteciperanno Stefano Liberti, Francesco Bellina, Giulia Piermartiri e Edoardo Delille.

Il programma prevede la prima sessione di Screening Off venerdì 6 alle ore 20, che sarà dedicata principalmente al Sud America.

Alessandro Cinque aprirà la serata presentando il suo lavoro “Il prezzo della Terra”, un reportage che mostra l’impatto dell’estrattivismo in Perù, Bolivia ed Ecuador e che racconta del profondo legame tra terra e diritti umani. A seguire verrà proiettato il film “Rejeito” di Pedro de Filippis, che espone gli abusi delle compagnie minerarie sulle comunità locali dello stato di Minas Gerais, in Brasile. 

Dopo la proiezione ci sarà un secondo Screening Off: “Ecuador: forte come il caffè”, a cura di COSPE. Il reportage testimonia gli effetti distruttivi della monocoltura della palma da olio nelle province di Esmeraldas e Carchi nel nord dell’Ecuador. 

Il secondo appuntamento con la fotografia sarà sabato 7 alle ore 18. 

L’evento sarà introdotto dal giornalista Stefano Liberti e sarà dedicato agli effetti del cambiamento climatico nei contesti di conflitto. Interverranno in sala Francesco Bellina (fotodocumentarista), Cintia Guajajara (attivista dal Brasile), Eleonora Migno (COSPE), Erica Scigliuolo (WeWorld). L’incontro sarà moderato da Jonathan Ferramola. Lo screening off sarà a cura di Francesco Bellina, dal titolo “I volti del conflitto a Cabo Delgado”. Si tratta di un reportage fotografico sulle persone che vivono a Cabo Delgado, una provincia a nord-est del Mozambico che da anni deve affrontare sia la crisi climatica, sia i continui conflitti nell’area.

Seguiranno due proiezioni: “Waterfall Souls” di Hildalgo Romero e Rica Saito e “Salgar” di Pedro Vinicius. 

L’ultimo Screening Off è previsto durante l’incontro delle 20 di sabato 7 e sarà dedicato ai territori dell’Africa. L’evento si aprirà con la proiezione di “A golden life” di Boubacar Sangare, sulla vita di un giovane che lavora in un sito di estrazione d’oro in Burkina Faso.

Seguirà lo Screening Off a cura di Giulia Piermartiri e Edoardo Delille, dal titolo: “Africa Blues. Mozambico nel 2100: proiezioni della crisi climatica sui volti di chi la vive ogni giorno”. Si tratta di una documentazione fotografica sui futuri effetti del cambiamento climatico in Mozambico, un vero e proprio flashforward raccontato attraverso i volti di chi subisce ogni giorno la profonda trasformazione del proprio territorio.

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Foto in copertina di Alessandro Cinque

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