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Il medioriente in fiamme

5 OTTOBRE
17:00
Cinema Lumière, Via Azzo Gardino 65

Sombras de Beirut

di María Aizpuru | Spagna | 2023 | 27’

Anno: 2023
Durata: 28’
Autore: Maria Aizpuru
Produzione: Maria Aizpuru
Paese di produzione: Spagna, Libano
Festival e Premi: Berlinale 2023

Sinossi 

Il Libano è un ciclo di violenza che continua a ripetersi. E’ il Paese con più rifugiati pro capite al mondo, dato che raggiungono un terzo della sua popolazione. I rifugiati sono per la maggior parte considerati come sfollati, non esistono campi profughi: così sono costretti a pagare un terreno in affitto, ad essere accettati lavorativamente solo nell’edilizia, nell’agricoltura e nella pulizia domestica.

Alla vulnerabilità da rifugiati si aggiunge una nota di discriminazione che ha radici profonde. L’élite politica libanese usa i siriani come capri espiatori, aumentando la discriminazione sociale. Le frontiere sono chiuse, non c’è nessun posto dove scappare e i posti di blocco sono sempre più sorvegliati. 

Nadine torna in Libano 20 anni dopo per documentare la situazione dei rifugiati. Incontra Hassan, fuggito dalla guerra: lo ha fatto anche lei quando aveva 8 anni. I due, che condividono un passato, fuggono in montagna con alcuni amici per trascorrere la giornata e sentirsi un po’ liberi. Mentre tornano in città vengono fermati ad un posto di blocco, cosa ne sarà di loro?

Autori 

María Aizpuru (Donostia, 1983) ha conseguito un dottorato di ricerca in Comunicazione, specializzata in metodologie partecipative e collaborative applicate alle forme audiovisive. Ha tenuto diversi workshop in America Centrale, Libano e Spagna. Ha lavorato con diverse case di produzione in molti progetti. I suoi documentari sono stati premiati in tutto il mondo, in particolare quello sull’attivista e ambientalista honduregna Bertha Caceres. Negli ultimi mesi ha prodotto diversi mediometraggi, come un documentario per l’UNRWA su una ragazza palestinese rifugiata a Gaza o le riprese condotte per la serie di documentari su Netflix “In their name” (En el nombre de ellas).

Yemen's dirty war

di Guillaume Dasquié e Nicolas Jaillard | Francia | 2021 | 59’

Anno: 2021
Durata: 59’
Autore: Guillaume Dasquié, Nicolas Jaillard
Produzione: TV Presse
Paese di produzione: Francia
Festival e Premi: TV broadcast on M6 World Premiere (Francia); Human Rights Certificate at Life After Oil International Film Festival 2022 (Italy) – Special mention by EMERGENCY Sassari

Sinossi 

Dal 2015, nel nord-ovest dello Yemen, è in corso una sporca guerra che sembra non avere fine. E’ a Sana’a, nord dello Yemen, uno dei luoghi più inaccessibili del pianeta, che il gruppo armato ribelle degli Huthi ha preso il controllo del territorio. Tutto è nato da Ansar Allah, un movimento politico e militare creato da potenti famiglie del Nord, appartenenti al ramo zaydista dell’Islam. Per l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti i ribelli rappresentano una grande minaccia e sono determinati a reintegrare il presidente yemenita spodestato: utilizzano armi fornite dall’Occidente, bombardano senza sosta il Nord in una guerra che ha già creato oltre 230.000 morti. Un embargo severo e sapientemente mantenuto sta anche affamando la popolazione. Secondo le agenzie delle Nazioni Unite, lo Yemen sta affrontando una delle peggiori carestie al mondo, con 400.000 bambini che rischiano di morire. Ma la guerra in Yemen non riguarda solo le ideologie religiose in competizione. Non è un caso infatti, che lo Yemen possieda riserve petrolifere consistenti, poco sfruttate, e controlli le strade che portano al canale di Suez.

Autori 

Guillaume Dasquié e Nicolas Jaillard sono due giornalisti freelance francesi. Guillaume Dasquié ha scritto vari libri d’inchiesta, specializzato su questioni di intelligence e terrorismo internazionale. Ha lavorato per vari canali televisivi francesi come Canal + e BFM. Nicolas Jaillard è inoltre regista e fotografo e ha lavorato anche come reporter per reti quali Vox Pop, M6, TV Press e Canal+.