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Drop the Hate – Contrastare l’odio

6 OTTOBRE
17:30
Cinema Lumière, Via Azzo Gardino 65

La pubblica espressione di odio e intolleranza ha assunto negli ultimi dieci anni una dimensione impressionante, facilitata dalla tecnologia e dalla moltiplicazione degli spazi di interazione virtuale tra le persone. I film Yakub di Anna de Manincor e Maka di Elia Moutamid  raccontano le molteplici forme che la discriminazione può assumere attraverso il racconto delle persone che l’hanno vissuta. 

Odio e intolleranza online sono ormai parte integrante delle interazioni virtuali ma internet non è solo un luogo di paura e discriminazione, è uno spazio di cui riappropriarsi per contrastare il fenomeno dell’odio digitale, garantire diritti e inclusione sociale.

 

Programma:

17.30 – 18.00 – Il valore della partecipazione e dell’uso consapevole della tecnologia contro le discriminazioni

Introduce la proiezione un dibattito sul valore della partecipazione e dell’uso consapevole della tecnologia contro le discriminazioni con: Federico Faloppa (Università di Reading UK e direttivo Cospe) e i partecipanti Hackathon “Le parole per dirlo” Erica Ruggieri, Debora Sarica e Stefania N’Kombo.

18.00 – 20.00 Proiezioni

Maka

di Elia Moutamid| Italia| 2023| 52’

Anno: 2023
Durata: 52’
Autore: Simone Brioni
Produzione: Graziano Chiscuzzu
Regia: Elia Moutamid
Paese di produzione: Italia
Festival e Premi: Integrazione Film Festival Bergamo – Best Documentary; Film Only Film  Toronto – Best Documentary; FESCAAAL 2023 – Official Selection; Socially Relevant Film Festival NY – Official Selection.

Sinossi 

Maka presenta la storia della prima donna nera ad avere ricevuto un dottorato e ad essere diventata direttrice di un quotidiano in Italia: Geneviève Makaping (Maka). Questo documentario ispirato alla biografia e al pensiero di Maka racconta la sua dolorosa storia di migrazione dal Cameroon attraverso il deserto, l’arrivo in Calabria nel 1982 in seguito alla tragica morte del compagno di viaggio, il successo come giornalista e conduttrice televisiva, e il recente trasferimento e l’attuale attività di insegnante a Mantova. La storia di Maka offre lo spunto per ripensare l’appartenenza nazionale, e il modo in cui la percezione della nerezza si sia modificata in Italia negli ultimi quarant’anni. Applicando alla realizzazione del film il metodo di ricerca antropologica definito da Maka nel suo testo “Traiettorie di sguardi. E se gli altri foste voi?” (2001), il film interroga il modo in cui la nostra percezione dell’Italia di oggi cambi se vista dalla prospettiva di una donna nera.

Autori 

Elia Moutamid è un regista di numerosi cortometraggi e due lungometraggi di ispirazione biografica: Talien (2015) e Kufid (2020). Il cortometraggio Gaiwan ha partecipato da finalista a più di 75 film festival internazionali — tra cui Cannes 68 nella sezione Short Film Corner (Francia), Paris Court Devant (Francia) e all’ICFF (Canada)— ottenendo una trentina tra premi e riconoscimenti. 

Simone Brioni insegna cinema e letteratura della migrazione presso l’Università Statale di New York a Stony Brook. Ha curato la nuova edizione di “Traiettorie di sguardi. E se gli altri foste voi?” di Geneviéve Makaping (Rubbettino, 2022). Ha scritto e co-diretto tre film sulla memoria e l’eredità coloniale italiana e sull’opera di scrittrici italiane postcoloniali: La quarta via (2012), Aulò (2012) e Oltre i bordi (2023). 

Manon de Couët è una giornalista e regista di 27 anni. Dopo aver lavorato per Éléphant & Cie, France Télévisions e Cat & Cie, ha lavorato come investigatrice su reportage e documentari per TF1, France Télévisions, M6 e Arte. È entrata a far parte dell’agenzia Premières Lignes Télévisions nel 2020, dove ha co-scritto la serie “Green Warriors”.

Yakub

di Anna de Manincor| Italia| 2022| 62’ Alla presenza della regista Anno: 2022 Durata: 62’ Autore: Anna de Manincor Produzione: Bo Film Paese di produzione: Italia Festival e Premi: FESCAAAL 2023, Ferrara Film Festival 2023 Sinossi  Yakub arriva a Bologna a 17 anni, alla fine del film ne ha 20. Tre anni di percorso verso l’indipendenza e l’età adulta di un adolescente nigeriano, passando per esperienze di lavoro, formazione e convivenza con due diverse famiglie allargate di coetanei, che permettono a Yakub di chiamare casa la città di Bologna, nonostante lui si ripeta spesso che questa non è la sua destinazione finale. Autori  Anna de Manincor è una regista e artista visiva del collettivo bolognese ZimmerFrei, fondato a Bologna nel 2000 assieme a Massimo Carozzi (sound designer e musicista) e una troupe stabile di collaboratori. I film del collettivo sono ritratti di comunità sperimentali e territori in trasformazione, narrazioni che vanno dal documentario di osservazione allo staged documentary, alla ricerca di una formula espressiva duttile e originale con cui esplorare i confini tra spazi pubblici condivisi, beni comuni e territori profondamente privati.

Evento e proiezioni promosse dal progetto Effetto Farfalla, sostenuto da AICS.