Dal 6 al 11 ottobre 2022 torna il Terra di Tutti Film Festival

Diritti, conflitti, migrazioni, genere e crisi climatica. Saranno questi i temi della nuova edizione del Terra di Tutti Film Festival che torna a Bologna e online dal 6 al 11 ottobre 2022 per portare in città documentari e cinema sociale. Un appuntamento giunto alla sua sedicesima edizione e che offre un programma fitto di proiezioni, talk ed eventi off in giro per la città e online per portare le voci dal mondo invisibile. 

Dopo un’anteprima il 21 settembre all’arena Orfeonica, le proiezioni si terranno al cinema Lumière  di Bologna dal 6 al 9 di ottobre ma il festival potrà essere vissuto anche online e in tutta Italia grazie anche agli appuntamenti in streaming fino all’11 ottobre.

Per raccontare il sud del mondo quest’anno sono state quasi 500 le candidature al bando di concorso, a riprova di un festival ambito a livello internazionale. Le opere che si aggiudicheranno i 4 premi in palio – compreso quello intitolato a Giovanni Lo Porto, cooperante e collaboratore di WeWorld ucciso nel 2015 durante un’operazione statunitense antiterrorismo – sono provenienti da Italia, Asia, America Latina, Africa e resto d’Europa e saranno preselezionate da un gruppo di 15 studenti e studentesse del corso di Storia e Linguaggi del Cinema del Dams di Bologna, sotto il coordinamento del direttore artistico Jonathan Ferramola, che porterà in concorso 18 titoli tra lunghi e cortometraggi di documentari e fiction sociali.

Siamo molto orgogliosi ed orgogliose dei numeri raggiunti anche quest’anno – spiega Ferramola – siamo in un periodo in cui, nonostante la pandemia non ci abbia lasciato, si percepisce la voglia di partecipare, in un anno in cui tutti gli eventi, anche quelli più importanti, sono ripartiti. La selezione quest’anno è stata molto dura per l’elevata qualità delle opere internazionali che hanno partecipato e vinto i principali festival di cinema documentario – continua –. Stiamo lavorando con l’intento di portare al pubblico un programma di qualità che possa soddisfare le esigenze degli spettatori in termini di varietà della proposta artistica per portare sullo schermo temi di attualità con linguaggi innovativi”.

Tra i titoli in concorso in questa edizione “One Day One Day”, il film di Olmo Parenti sul caporalato in Puglia prodotto da Will Media; “Myanmar Diaries”, il film del collettivo The Myanmar Film Collective che racconta l’opposizione alle repressioni del regime birmano; “One More Jump” di Emanuele Gerosa sulla scena parkour a Gaza; “Tam Tam Basket”, il docufilm in cui il regista Mohamed Kenawi racconta com’è nata la prima squadra di basket di migranti di Castelvolturo e “Storia di Nessuno”, il documentario con la regia di Costantino Margiotta che racconta la storia di Giovanni Lo Porto, il cooperante ucciso da un drone militare a cui da sempre il Terra di Tutti Film Festival dedica un premio.

Non solo cinema però ma anche tanti eventi fuori sala presso gli spazi del DAS, tra cui talk, libri, mostre e performance artistiche. Anche quest’anno dunque il Terra di Tutti Film Festival vuole offrire visioni del sud senza retoriche o censure, ma con l’idea che solo uno sguardo lucido, reattivo e mai rassegnato delle realtà che ci circondano possa portare a cambiare il presente ed inventare nuovi futuri. Anche attraverso il cinema.

Per farlo, al fianco del festival, tante realtà come Regione Emilia-Romagna, Emilia-Romagna Film Commission, Comune di Bologna, Fondazione Cineteca di Bologna, AFIC (Associazione Festival Italiani del Cinema), Coop Alleanza 3.0, Emil Banca, e tante realtà sociali del territorio.

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